L’Italia è stata sempre considerata una terra florida da conquistare e depredare, ma anche una casa in cui trovare sicurezza e speranze. I nuovi arrivati si amalgamavano con gli altri e cominciavano, anche loro, a temere nuovi stranieri, in un susseguirsi secolare dove, ogni volta, ciascuno degli antichi nemici considerava i nuovi arrivati come una minaccia alla propria identità. Amedeo Feniello, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro I nemici degli italiani, dialoga con Alessandro Vanoli. Nell’ambito del Festival Lezioni di Storia, organizzato dagli Editori Laterza (Napoli, 27 febbraio-1 marzo).